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Andrea Costantini

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Temperature nella media e diffusa instabilità

Pubblicato il 21 Maggio 2019

Ben ritrovati! Continua il periodo fresco (a tratti anche freddo) con precipitazioni frequenti che sta caratterizzando il tempo nelle ultime quattro settimane, ad opera di reiterate azioni perturbate anche di estrazione artica.

Come anticipato nelle scorse edizioni, un reportage con link ad articoli scientifici ed utili approfondimenti è disponibile a questo indirizzo http://meteoravanel.it/approfondimento/non-puo-piovere-per-sempre-cit/

Dall’immagine satellitare odierna notiamo la vasta depressione in quota (lettera “B” blu scuro) che rotea attorno al minimo posto sull’Europa orientale che ancora interessa parzialmente le nostre regioni; ad ovest un timido promontorio di alta pressione (lettera “A”) si espande sulla Spagna, ma già sull’Atlantico si intravede la nuova saccatura (lettera “B” azzurra) che è destinata a portare nuova instabilità, tra venerdì e sabato, con miglioramento entro domenica, in un contesto termico in linea con la media del periodo.

Volendosi spingere oltre, in questa mappa, che rappresenta le anomalie di temperatura a circa 1500m (quota 850hPa) previste per il 1° giugno, notiamo una situazione molto prossima alla media di riferimento (1981-2010), pertanto possiamo ragionevolmente attenderci che l’anticiclone sub-tropicale rimarrà confinato nel nord-Africa almeno fino a fine mese, garantendo l’assenza di avvezioni di aria calda ed umida.

In sintesi, ecco il tempo per i prossimi giorni:

Giovedì 23 (attendibilità 90%): cielo poco nuvoloso al mattino con nubi in formazione e sviluppo al pomeriggio specie sui rilievi dove vi sarà qualche breve e localizzato rovescio. Temperature in aumento specie le massime grazie al soleggiamento.

Venerdì 24 (90%): l’avvicinamento della nuova saccatura atlantica provocherà un graduale aumento dell’instabilità specie in serata-notte a partire da occidente, quando saranno probabili i primi rovesci o temporali. Temperature stazionarie.

Sabato 25 (80%): tempo umido e instabile, con nuvolosità diffusa e alternanza di rovesci o brevi temporali e pause più asciutte. Tendenza a graduale attenuazione dei fenomeni dalla serata, sebbene potranno essere ancora presenti specie in montagna, dove la quota neve sarà oltre i 2200-2400m.

Domenica 26 (80%): residua instabilità con nubi e qualche rovescio specie fino a metà pomeriggio, con miglioramento progressivo entro sera ed apertura di schiarite. Temperature stazionarie o in lieve aumento nelle massime qualora il soleggiamento riuscisse ad imporsi più stabilmente nel pomeriggio.

Tendenza

Lo scenario europeo seguiterà ad essere caratterizzato da un vivace flusso mediamente occidentale con ondulazioni che potranno portare nuove fasi instabili, alternate a momenti di maggior soleggiamento. Non sono più attese perturbazioni consistenti o durature ma allo stesso tempo l’atmosfera seguiterà a mantenersi assai dinamica con valori di temperatura che rimarranno prossimi alle medie di lungo periodo.

Curiosità della settimana

Mentre in Italia molti si interrogano sull’eccezionalità del freddo fuori stagione e contano i danni, nella stessa Europa altre nazioni fanno invece i conti soprattutto con ondate di caldo altrettanto anomale. Sulle coste russe prospicienti al mar glaciale artico, che deve il suo nome alla presenza abituale del ghiaccio nella stagione fredda, si sono superati i 30 °C, con anomalie superiori ai 15 °C rispetto ai valori medi. Temperature superiori ai 30 °C si sono anche registrate tra Spagna e Portogallo.  Le anomalie negative di temperatura che sono state registrate sulle nostre regioni rappresentano una frazione insignificante in termini di estensione e di durata rispetto a quelle positive che si verificano nell’artico ed in altre zone dell’emisfero nord.

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