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Andrea Costantini

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Flusso fresco ed instabile, weekend più stabile e soleggiato

Pubblicato il 15 Luglio 2020

Situazione: una vivace corrente di provenienza oceanica apporta aria umida e piuttosto instabile sulle nostre regioni, favorendo nuvolosità piuttosto diffusa specie in montagna e nelle ore pomeridiane quando sono più probabili rovesci o temporali. Il contesto termico sarà lievemente sotto media. Da sabato progressivo aumento della pressione con tempo più stabile e soleggiato con temperatura in lieve, progressivo rialzo ma sempre prossime alla normalità stagionale.

Giovedì 16 luglio (attendibilità 90%): giornata piuttosto nuvolosa e instabile con precipitazioni, anche temporalesche, più frequenti e diffuse nel pomeriggio, in esaurimento in serata. Temperature fresche con qualche spruzzata di neve sulle cime dolomitiche.

Venerdì 17 (90%): la circolazione in quota diverrà leggermente più stabile con un lieve aumento della pressione, tuttavia la curvatura sarà ancora ciclonica e favorirà nuvolosità variabile con qualche fenomeno pomeridiano, sebbene meno diffuso e probabile del giorno prima. Temperature stazionarie o in lieve aumento nelle massime.

Sabato 18 (80%): pressione in aumento e afflusso di aria via via più secca con tempo in generale stabile e probabilità bassa di qualche isolato rovescio pomeridiano sulla fascia prealpina e pedemontana. Temperature in rialzo grazie al maggior soleggiamento.

Domenica 19 (70%): ulteriore stabilizzazione delle correnti grazie all’alta pressione delle Azzorre e alla provenienza settentrionale dei flussi, con aria secca ed ottima visibilità. Temperature pienamente estive ma senza alcun eccesso, in genere prossime a 28-30°C in pianura nel pomeriggio.

Tendenza

Ad inizio settimana un promontorio mobile di alta pressione, con avvezione di aria sub-tropicale, farà salire le temperature su valori fino a 32-34°C in pianura, insieme all’accentuazione dell’afa. In montagna saranno probabili temporali di calore al pomeriggio, in pianura invece tempo stabile. Da metà settimana possibile cedimento della struttura barica con ingresso di correnti via via più umide ed instabili da ovest, ma è necessario seguire gli aggiornamenti successivi.

Curiosità della settimana

Tra il 9 e il 12 luglio di venti anni fa una serie di basse pressioni, anormalmente profonde per la stagione e per l’estensione verso sud, interessarono le Alpi e gran parte dell’Italia con temperature dal sapore settembrino e neve che scese anche sotto i 2000m in più occasioni. Tali peggioramenti marcati nel cuore dell’estate erano però la norma fino agli anni 80 ed interrompevano, talora per 10-15 giorni, il caldo stagionale. Il riscaldamento globale ha portato ad una netta e misurabile diminuzione di tali eventi a carattere freddo, riducendoli in intensità, durata ed estensione spaziale (lasciando quindi maggior spazio a circolazioni antagoniste di estrazione sub-tropicale o mediterranea).

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