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Andrea Costantini

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Weekend con piogge abbondanti e maltempo autunnale

Pubblicato il 29 Settembre 2020

Situazione: una vasta e articolata struttura depressionaria va estendendo la propria influenza dall’Atlantico verso l’Europa centro-occidentale, richiamando correnti via via più miti ed umide da sud con maltempo tipicamente autunnale. Il passaggio del fronte freddo principale è atteso sabato, quando i fenomeni assumeranno carattere persistente ed intenso per “stau” contro il versante sud-alpino. Nei giorni seguenti le nostre regioni rimarranno ancora sotto l’influsso di umida e miti correnti meridionali, con occasioni per nuove precipitazioni seppur più modeste. Temperature nelle medie stagionali e importanti nevicate sulle Alpi sopra i 2500-2800m.

Giovedì 1 ottobre (attendibilità 90%): cielo tra poco e parzialmente nuvoloso per nubi alte nella prima parte della giornata, con successivo aumento delle nubi medio-basse a causa dell’intensificarsi dei venti sud-occidentali, fino a cielo nuvoloso nella notte su venerdì, quando si verificheranno le prime deboli ed isolate precipitazioni. Temperature in aumento nelle minime ed in calo nelle massime.

Venerdì 2 (90%): giornata umida ed uggiosa, con iniziali piogge deboli e intermittenti, più probabili lungo la fascia prealpina e pedemontana. Nel pomeriggio-sera le precipitazioni andranno aumentando in intensità e diffusione. Limite della neve a 2600-2800m sulle Dolomiti, temperature stazionarie.

Sabato 3 (80%): sin dalla notte netto peggioramento con precipitazioni intense ed in genere continue, con locali temporali inseriti nel forte flusso meridionale in quota. Il maltempo dovrebbe avere il proprio apice nelle ore centrali in corrispondenza dell’arrivo del fronte freddo che incentiverà i moti verticali e sarà seguito da un moderato calo termico ed un’attenuazione dei fenomeni entro sera. In montagna neve inizialmente a quote alte (2800-3000m o temporaneamente al di sopra a causa del mite richiamo sciroccale pre-frontale), in calo nel corso della notte su domenica fino a 2200-2400m. Venti forti da sud.

Domenica 4 (70%): parziale miglioramento notturno ed al mattino, con qualche schiarita. La saccatura atlantica sarà tuttavia ancora attiva ad ovest dell’Italia e manterrà un umido flusso sud-occidentale ed è atteso un nuovo fronte tra la serata e le prime ore di lunedì, con rinnovo di condizioni piovose. Temperature in lieve calo a tutte le quote per l’indebolirsi del flusso sciroccale.

Tendenza

Il settore centro-occidentale europeo seguiterà a rimanere nell’influenza di una circolazione depressionaria fino a mercoledì, con nuove piogge e cieli spesso nuvolosi con temperature miti. Un possibile miglioramento con rotazione a nord-ovest delle correnti ed ingresso di aria più secca è atteso da metà settimana, in un contesto termico in linea con le temperature attese nella prima decade di ottobre.

Curiosità della settimana

Il mattino di lunedì 28 settembre ha regalato un’inaspettata sorpresa nevosa sulla fascia prealpina trevigiana ed in particolare sulla zona più orientale. Le intense precipitazioni notturne, associate ad aria piuttosto fredda, hanno favorito la caduta di neve fino a 1400m, imbiancando le cime di Pizzoc e Visentin (circa 12cm di neve alle ore 9 a Faverghera, 1600m, stazione Arpav) e con valori molto consistenti e insoliti per il periodo sopra i 2000m in zona Alpago (si stimano fino a 40-50cm sulle cime). Questo evento fa seguito alla debolissima ma percettibile “imbiancata” occorsa tra 25 e 26 settembre all’ingresso dell’aria fredda polare che ha dato inizio al maltempo generalizzato dello scorso fine settimana. Si noti che la presenza di neve sulle Prealpi a settembre non si registrava da almeno 20 anni (osservazione personale). L’evento non ha ovviamente alcun valore “predittivo” circa l’andamento dei prossimi mesi e fa seguito ad oltre 20 giorni di anomalie termiche positive assai marcate, pertanto non è nemmeno da intendersi come un “cambio di rotta” rispetto all’andamento climatico generale.

Previsione emessa martedì 29 settembre alle ore 20

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