L’attività di monitoraggio presso la stazione LoRaWAN sperimentale del suolo “I Bech – Cansiglio”, attiva dal novembre 2023 e situata a 983 m s.l.m. nella Piana del Cansiglio, continua a fornire dati preziosi sull’evoluzione termica e idrica del sottosuolo. Nelle scorse stagioni invernali e primaverili, la stazione ha evidenziato la progressiva formazione e poi la fusione dello strato di suolo ghiacciato a 10 cm di profondità, in seguito alle deboli nevicate e alla dinamica termica dell’aria e del terreno. Grazie ai sensori LoRaWAN installati a tre profondità (10, 45 e 80 cm), è stato possibile osservare nel dettaglio le risposte del suolo ai cambiamenti atmosferici.
Situazione recente: siccità superficiale e caldo anomalo fino a fine giugno
Dopo le ultime precipitazioni significative del 23 maggio, l’area dei Bech è rimasta per diverse settimane priva di nuovi apporti piovosi consistenti. Le condizioni meteorologiche si sono mantenute calde e soleggiate, accentuando l’evaporazione e favorendo una progressiva diminuzione del contenuto di acqua liquida nel suolo a tutte le profondità monitorate. Il mese di giugno 2025 ha registrato un’anomalia termica superiore ai +3 °C rispetto alla media climatica regionale, come riportato da ARPAV (https://www.arpa.veneto.it/notizie/in-primo-piano/meteo-veneto-giugno-2025-eccezionalmente-caldo-e-poco-piovoso), con precipitazioni decisamente scarse su tutta l’area del Cansiglio.
Piogge intense di luglio e conseguenze sul suolo
Tra il 6 e il 9 luglio 2025, un’intensa fase perturbata ha investito l’area. La stazione LoRaWAN “Le Code”, poco distante da “I Bech”, ha registrato precipitazioni giornaliere estremamente abbondanti, con intensità istantanea massima registrata di 173.1 mm/h:
06 luglio: 115,6 mm
07 luglio: 121,0 mm
08 luglio: 62,6 mm
09 luglio: 6,0 mm
L’impatto di questi eventi si è manifestato chiaramente anche nei dati della stazione “I Bech”: il suolo si è rapidamente reidratato, soprattutto negli strati superficiali, ma con effetti osservabili anche fino agli 80 cm di profondità. L’assorbimento d’acqua è stato favorito dalla precedente condizione di secchezza e dalla buona infiltrabilità del suolo.
Le successive notti fresche, in particolare quella del 10 luglio con una minima registrata di 2,0 °C, hanno innescato un marcato raffreddamento dello strato superiore del terreno. L’analisi incrociata tra le temperature dell’aria e quelle del suolo mostra una nuova fase di risposta dinamica del terreno ai cambiamenti atmosferici, segno di un ambiente ancora in forte interazione tra superficie e sottosuolo.
Un sistema complesso in equilibrio precario
L’evoluzione recente dei dati sottolinea come i sistemi naturali del Cansiglio rispondano con rapidità agli stimoli esterni, siano essi la prolungata siccità o le piogge torrenziali. Le conseguenze non sempre sono immediatamente visibili: se da un lato si segnalano fenomeni evidenti come gli allagamenti nelle aree di pianura, dall’altro le trasformazioni più lente e “invisibili” – come i movimenti dell’acqua nel sottosuolo, le variazioni nella disponibilità idrica per la vegetazione o le modifiche negli habitat della fauna locale – sono ugualmente significative.
La rete di monitoraggio e la disponibilità pubblica dei dati tramite piattaforma Grafana a cura di Mauro Girotto (https://stazioni.piancansigliometeowebcam.it) costituiscono strumenti fondamentali per comprendere e anticipare queste dinamiche. La stazione dei “Bech”, pur nella sua natura amatoriale, si conferma quindi come un punto di osservazione prezioso per la conoscenza dei sistemi ambientali della Piana del Cansiglio.