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Andrea Costantini

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Saturazione del suolo: un case history dalla rete di monitoraggio del Cansiglio

Pubblicato il 10 Ottobre 2024

Quando si parla di “saturazione dei suoli”, si intende (anche) questo: a fronte di precipitazioni molto intense e ripetute, il terreno non è più in grado di drenare l’acqua verso il basso (e qui parliamo dell’area carsica del Cansiglio, immaginiamoci altrove…) e va letteralmente “sott’acqua”, non riuscendo più a contenerne. L’effetto è che ogni nuova precipitazione viene letteralmente a scorrere sopra, causando potenziali allagamenti e vaste inondazioni. Dati dalla stazione di monitoraggio suolo LoRaWAN dei Bech (attiva da novembre 2023) https://stazioni.piancansigliometeowebcam.it/d/d7726e9d-1b5c-4654-8e03-323c733bada3/01-i-bech?orgId=1&from=now-7d&to=now

Osservando l’andamento della percentuale di acqua libera negli strati del terreno in occasione delle precipitazioni dell’8 ottobre (circa 140mm presso la vicina stazione de Le Code), si vede benissimo questo “plateau” a 45 e 80cm di profondità (curve di colore rispettivamente azzurro e giallo). Il terreno si è saturato, nonostante dagli strati superiori (curva verde, 10cm di profondità), arrivasse ancora molta acqua libera portata dalle precipitazioni in corso. Ogni terreno ha le proprie caratteristiche ed i propri limiti, e solo misure come queste, con strumentazione idonea e la loro comparazione permette di comprendere tali parametri.

 

L’episodio è il più marcato dall’inizio delle misure nel novembre 2023 e distacca di molto anche le seppur abbondanti e ripetute precipitazioni primaverili.

 

 

Saranno ovviamente necessari svariati anni per inquadrare questi fenomeni nel contesto locale e comprendere la loro ampiezza rispetto alla norma, pertanto il monitoraggio continuo è fondamentale per la loro comprensione.

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