La sabbia sahariana in sospensione, richiamata dai venti caldi di diretta estrazione desertica, rende i cieli lattiginosi e, quando associata alle precipitazioni, copre di polvere le nostre auto e gli altri oggetti esposti.
Questa mappa dell’Università di Atene ben identifica questo fenomeno, esprimendo a colori la concentrazione media in microgrammi/m3 in prossimità del suolo.
Anche Arpa Veneto, nelle sue previsioni, sottolinea ” Per ora la bassa pressione prevale interessando un po’ più direttamente la nostra regione con un po’ d’instabilità sui monti, assieme a forti venti da Sud in quota, i quali convogliano sabbia del Sahara, la quale colora la pioggia dei rovesci di una polverina giallastra” e “Particolarità: le precipitazioni sanno cariche di sabbia sahariana per la matrice africana del flusso”. Episodi simili sono piuttosto ricorrenti, stante la vicinanza delle nostre regioni ai grandi deserti africani ed alla capacità delle correnti meridionali di trasportare ingenti quantità di polvere per migliaia di chilometri.