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Andrea Costantini

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Peggioramento nel weekend con netto calo termico a seguire

Pubblicato il 7 Ottobre 2020

Situazione: dopo il veloce transito del modesto corpo nuvoloso nel corso di mercoledì mattina, le correnti ruotano temporaneamente a nord-ovest apportando una bella giornata di sole giovedì. La circolazione a scala europea vedrà  poi un cambiamento ad opera di una saccatura di origine nord-atlantica che potrebbe condizionare il tempo a partire da sabato ma più intensamente e diffusamente la domenica ed il lunedì, assieme ad un afflusso di aria piuttosto fredda. Stante la dinamicità dell’atmosfera sarà necessario seguire gli aggiornamenti ufficiali nei prossimi giorni.

Giovedì 8 (attendibilità 90%): splendida giornata di sole con temperature fresche al mattino e assai piacevoli di giorno, di poco sotto i 20°C. Cielo in genere sereno fino a sera quando potranno formarsi le prime nubi basse sulle prealpi, segnale della rotazione delle correnti a sud-ovest con avvezione di aria più umida.

Venerdì 9 (90%): nei bassi strati affluirà aria umida da sud-ovest con estese nubi aventi quota superiore attorno a 1500-2000m, che manterranno cieli spesso nuvolosi in pianura e collina, mentre in quota osserveremo tempo ancora ottimale con aria assai mite, stante l’arrivo transitorio di aria mediterranea. Con il passare delle ore la nuvolosità tenderà però ad estendersi ed infittirsi, con prime debolissime e sporadiche piogge dalla tarda serata a partire da ovest. Temperature in netto calo in pianura nelle massime rispetto al giorno precedente, in aumento invece in quota.

Sabato 10 (80%): la saccatura nord-atlantica si approfondirà tra Francia e nord-Italia, richiamando aria sempre più umida e instabile dal Mediterraneo e dando via ad un peggioramento che diverrà manifesto ed esteso nella seconda metà della giornata. L’aria ancora mite impedirà alle nevicate di scendere sotto i 2600-2800m, con tendenza al calo nella notte su domenica.

Domenica 11 (70%): moderato maltempo specie nella prima parte del giorno con ingresso di aria più fredda e calo termico, associato a quota neve in discesa fino a 1200-1500m. In seguito il graduale allontanamento della depressione verso sud-est potrebbe favorire un parziale miglioramento, tuttavia l’esatta evoluzione è ad oggi incerta ed è possibile attendersi un’estensione del maltempo fino a sera. Temperature in calo con massime in pianura non superiori a 10-12°C qualora le precipitazioni continuassero anche nel pomeriggio.

Tendenza

In Atlantico l’alta pressione si porta fin verso la Groenlandia, attivando come risposta un canale di aria particolarmente fredda che dalla Scandinavia si dirigerà verso le Alpi. In tale contesto la previsione di dettaglio non risulta ad oggi possibile, tuttavia è da attendersi una situazione generale denotata da temperature sotto le medie stagionali e occasioni per precipitazioni, in genere modeste, ma nevose anche sotto i 1500m qualora l’incisività della discesa fredda fosse confermata.

Curiosità della settimana

In occasione del peggioramento dello scorso weekend, tra Liguria e Piemonte si sono misurati valori inusitati di pioggia, in sole 24 ore. Sulle zone del cuneese al confine con la Liguria, dalla valle Stura alla Valle Pesio, si sono avuti valori mediamente di 250-300 mm e punte di oltre 500 mm. Anche nel verbano le piogge persistenti hanno fatto registrate valori intorno ai 350 mm ma con punte di oltre 600 mm. Si tratta di quantità elevatissime che in molte località hanno superato i precedenti record sulla scala di tempo (ad esempio nell’alluvione del 1994 tali valori furono registrati in 48 ore). L’allerta meteo in quelle regioni ha però permesso di ridurre la perdita di vite umane rispetto al passato (nel 1994 furono 70), insieme all’accresciuta sensibilità delle persone verso il concetto di rischio atmosferico. Molto va ancora fatto, specie di fronte ad eventi capaci di scaricare quantità d’acqua che nessun sistema idrico può, attualmente, gestire. Anche questo è un ulteriore step causato dal riscaldamento atmosferico (e del mar Mediterraneo: interessanti i dati degli ultimi mesi su http://www.ceam.es/ceamet/SST/index.html a proposito dell’anomalia termica, che dal 1982 ad oggi raggiunge i +1,3°C: una quantità incommensurabile di energia e calore in più a disposizione dei fenomeni atmosferici estremi)

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