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Andrea Costantini

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Irruzione di aria gelida e secca di origine continentale

Pubblicato il 9 Febbraio 2021

Situazione: dopo le piogge e la mitezza di questi giorni, con quota neve talora oltre i 1500m sulle Prealpi, da giovedì affluirà rapidamente aria molto fredda (persino gelida nel fine settimana) di estrazione continentale, grazie alla brusca rotazione dei venti a nord-est nei bassi strati. L’est Europa, da giorni sotto l’effetto di una circolazione prettamente invernale, fungerà da serbatoio di freddo che si manifesterà sotto forma di aria limpida, venti sostenuti e marcata sensazione di freddo che andrà acuendosi con il passare dei giorni.

Un confronto utile è visibile di seguito, grazie a tre mappe di temperatura prevista a circa 1500m (850hPa) per mercoledì sera (ore 21) e alla stessa ora di giovedì e venerdì: è evidente il marcato e repentino calo termico che interverrà in circa 36-48 ore, concentrato però nella prima parte del periodo.

 

Anche nei giorni seguenti l’afflusso gelido continuerà, tuttavia il “nocciolo” più freddo resterà confinato sulla Russia europea e manterrà valori rigidissimi su vasti territori dell’est. Ecco i valori attesi a livello del suolo per metà settimana prossima: evidente la “lingua” di freddo più acuto che da est si muoverà verso sud-ovest, rimanendo tuttavia lontana dall’Italia.

In sintesi, ecco il tempo dei prossimi giorni:

Mercoledì 10 (attendibilità 90%): moderato maltempo con flusso di libeccio umido e mite, quota neve inizialmente a 900-1000m in rialzo la sera a 1400-1500m su prealpi (leggermente inferiore su Dolomiti). Attesi 15-20mm di pioggia, localmente 30-40mm sulla fascia prealpina. Temperature ancora miti a tutte le quote.

Giovedì 11  (90%): residuo maltempo a carattere mite nella notte; poi, a partire dalle prime ore della mattinata inizierà, in maniera rapida, l’irruzione di aria fredda nei bassi strati (avvezione “pellicolare” di aria continentale) che solleverà l’aria mite preesistente dando luogo a isolati e brevi rovesci, nevosi fino a quote basse ma in genere senza accumuli. Con il passare delle ore miglioramento del tempo e cieli sereni entro sera, con iniziale forte calo termico a tutte le quote. Venti in netto rinforzo da nord-est.

Venerdì 12 (90%): giornata gelida e ventosa, con valori termici appena al di sopra degli zero gradi in pianura (massime non oltre i 2-3°C) e repentino calo termico al tramonto, quando sembrano attenuarsi i venti orientali che favoriranno il massiccio afflusso di aria continentale. Cielo in prevalenza sereno o al più con qualche sottile nube in transito. Minime in netto calo con valori sotto i -20°C sugli altopiani prealpini e diffusamente attorno a -6/-4°C in pianura

Sabato 13 e domenica 14 (80%): tempo splendido e gelido, con valori 6-8°C sotto la media del periodo a tutte le quote e gelo persistente già oltre i 300-400m e nei fondovalle prealpini (temperature massime sotto lo zero). In pianura sono attese minime tra -10 e -6°C e massime tra +1 e +3°C. Sugli altopiani prealpini non sarà da escludere il raggiungimento di valori prossimi a -30°C

Tendenza

L’afflusso gelido andrà scemando già lunedì e lentamente con il passare dei giorni, senza che intervenga un netto cambio di circolazione, le temperature risaliranno. Tale situazione favorirà la permanenza di temperature assai fredde in pianura e a quote basse, grazie all’inversione termica, con progressivo rialzo termico in alta quota e a seguire anche nelle massime in pianura. Non sono attese precipitazioni e l’aria rimarrà sempre piuttosto secca e limpida.

Curiosità della settimana

Nonostante l’abbondante innevamento alla media-alta quota faccia pensare ad un inverno “freddo e nevoso”, è importante osservare che buona parte degli eventi precipitativi si sono verificati, da inizio dicembre ad oggi, in contesti mediamente miti (con periodici rialzi della quota neve anche sopra i 1500m sulle Prealpi). Non si sono registrate ondate di freddo rilevanti e quella che sta per iniziare nelle prossime ore, sebbene probabilmente rimarrà la più intensa dell’inverno, non ha nulla di eccezionale se comparata al passato. Proprio in questo periodo, nel febbraio 2012, si registrò infatti un evento di ben più ampia portata e durata che apportò nevicate storiche fino a quote inconsuete sul centro Italia e persistente gelo a bassa quota anche sulle nostre regioni. Più di recente, l’episodio di inizio gennaio 2017 si pone come buon paragone rispetto a quanto atteso nei prossimi giorni, e favorì minime in pianura anche prossime a -10°C nei settori più freddi, lontani dalle brezze pedemontane.

Previsione emessa alle ore 12.45 di martedì 9 febbraio

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