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Andrea Costantini

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Mite fino a Natale, poi irruzione di aria fredda con peggioramento

Pubblicato il 22 Dicembre 2020

Situazione: un flusso molto mite e umido, di estrazione sub-tropicale atlantica, caratterizza il tempo fino a giovedì con cieli spesso nuvolosi, temperature ben sopra la media e assenza di precipitazioni. Il giorno di Natale una rotazione delle correnti a nord-ovest introdurrà velocemente aria fredda dapprima in quota e poi anche nei bassi strati, con iniziale peggioramento e quota neve in discesa, seguita da flusso nord-orientale che porterà temporanee ampie schiarite e condizioni termiche invernali per il giorno di Santo Stefano.

In queste mappe di temperatura attese a circa 1500m (850hPa) confrontiamo i valori di mercoledì pomeriggio e quelli di venerdì pomeriggio; è evidente il vero e proprio tracollo termico che si verificherà in particolare nelle ore centrali del giorno di Natale, ad opera dell’inserimento di aria molto fredda su quella mite preesistente.


Sebbene ancora incerta, l’evoluzione degli ultimi giorni dell’anno sembra essere caratterizzata dall’azione di una circolazione di bassa pressione, di estrazione groenlandese, che farà affluire aria molto fredda ed instabile fin nel cuore del Mediterraneo, generando una risposta più mite ed umida che favorirà la formazione di nubi e precipitazioni. La dinamica precisa sarà oggetto di successivi aggiornamenti, in quanto ad oggi le proiezioni ancora non sono in grado di prevedere, con sufficiente attendibilità, se questa azione sarà più simile a quanto verificatosi a inizio mese (con scirocco, precipitazioni ingenti e quota neve in netta risalita specie su prealpi) oppure se l’aria fredda entrerà maggiormente sulle nostre regioni, garantendo condizioni favorevoli a nevicate abbondanti ma anche a quote medio-basse. Al momento sembra prevalere la linea “nevosa” su quella “piovosa”, seguiranno aggiornamenti il giorno 26 o 27.

Vediamo in questa mappa di precipitazione, prevista per la giornata di lunedì 28, come il richiamo meridionale atteso favorisca ingenti fenomeni sulla fascia prealpina e montuosa, similmente a quanto accaduto a inizio dicembre. La differenza rispetto all’episodio citato sta nel fatto che le temperature sembrano mantenersi più basse, mancando una componente sciroccale che fu protagonista assoluta del precedente peggioramento.

In sintesi, ecco il tempo dei prossimi giorni:

Mercoledì 23 dicembre (attendibilità 90%): calma anticiclonica con nuvolosità medio-bassa specie nelle valli e sulle prealpi, maggiori schiarite in quota anche se non mancheranno velature in transito. Temperature 4-6°C sopra la media con zero termico a 2800-3000m.

Giovedì 24 (90%): l’avvicinamento del fronte freddo nord-atlantico richiamerà aria via via più umida e ancora mite, con cielo in genere nuvoloso e deboli ed intermittenti precipitazioni, con quota neve superiore a 2000m. Ridotta escursione termica diurna con scarsa radiazione solare.

Venerdì 25 – Natale (90%): giornata meteorologicamente burrascosa. Nella notte l’aria sarà ancora mite e calma, di estrazione sud-occidentale, con sporadici fenomeni piovosi. Già dalla mattinata irromperà bruscamente l’aria fredda in quota e successivamente anche nei bassi strati come “bora scura”, ovvero venti nord-orientali accompagnati da precipitazioni (non sono da escludersi anche occasionali temporali nella prima fase, stante il contrasto termico con l’aria preesistente) e brusco calo termico che favorirà la caduta di neve fino a 600-800m nel pomeriggio, anche 400-500m tra tardo pomeriggio e sera qualora le precipitazioni fossero ancora presenti. La ventilazione sarà sostenuta e favorirà poi dalla nottata un progressivo miglioramento con ingresso di aria più secca e fredda che porrà fine al peggioramento.

Sabato 26 – Santo Stefano (80%): dopo la residua, iniziale nuvolosità nella notte, il cielo si presenterà sereno con ventilazione nord-orientale ancora sostenuta nella prima parte del giorno, in attenuazione entro sera. Temperature massime in leggero rialzo grazie al maggior soleggiamento, con successivo netto calo termico dopo il tramonto con valori sotto lo zero a tutte le quote nella notte su domenica. In montagna condizioni spiccatamente invernali.

Domenica 27 (80%): sarà probabilmente la notte più fredda del periodo con diffusi valori tra -6 e -3°C in pianura e prossimi o inferiori ai -20 nelle località più fredde delle montagne (es. Pian Cansiglio etc). Cielo inizialmente sereno con massime non superiori a 3-5°C in pianura; a seguire aumento della nuvolosità che andrà intensificandosi nella notte su lunedì, preludio ad un nuovo netto cambiamento del tempo ad opera della già citata profonda ed articolata saccatura nord-atlantica.

Curiosità della settimana

Il Natale 2008 fu caratterizzato da una spettacolare quanto rara irruzione di aria fredda da nord-est che, in poche ore, provocò un vero e proprio “ribaltone” meteorologico. Le temperature in pianura, nel pomeriggio, erano tra 10 e 12°C e favorivano le passeggiate all’aperto dopo il tradizionale pranzo… verso le 18 l’aria fredda entrò nettamente, scalzando l’aria mite preesistente e generando dapprima temporali in movimento dal Friuli al Veneto e poi un immediato calo termico che, entro le 20, permise la deposizione di qualche centimetro di neve anche in pianura. Episodi come questo, assai più frequenti in passato, stanno vistosamente diminuendo (si ricorderà il precedente, storico 13 dicembre 2001), sia in intensità che frequenza specie negli ultimi 10 anni.

 

Colgo l’occasione per augurare a tutti i lettori Buone Feste e confidiamo davvero in un 2021 diverso e migliore per tutti, ce n’è bisogno.

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