Piove, le temperature sono di qualche grado al di sotto della media (specialmente le massime a causa dell’assenza del sole) e l’umidità permane su valori assai elevati. Sono gli effetti dell’ennesima perturbazione di questo periodo fresco e piovoso che sta transitando in queste ore, dispensando precipitazioni piuttosto diffuse.
Dall’immagine odierna del satellite (canale infrarosso), notiamo due azioni dinamiche (denotate da altrettante frecce) che concorrono a creare le condizioni del tempo a breve termine: la prima, con la freccia rossa, evidenzia la risalita di aria molto umida ma piuttosto mite che sta interessando le nostre regioni, mentre la seconda (freccia azzurra) identifica l’arrivo di un nucleo di aria fredda ed instabile che entrerà nel bacino del Mediterraneo tra martedì sera e mercoledì, rinforzando la circolazione di bassa pressione e apportando un nuovo calo termico (neve in calo fino ai 1000m sul versante nord-alpino, 1500-1800m sulle Dolomiti).
Superata la fase di maltempo, giovedì le correnti ruoteranno a nordovest e assisteremo ad un graduale aumento della pressione e delle temperature ad opera dell’anticiclone delle Azzorre con un rinforzo in quota dell’anticiclone sub-tropicale. In questa mappa elaborata di altezza geopotenziale a 500hPa centrata per sabato, osserviamo la spinta dell’alta pressione su Francia e Spagna che determina venti secchi e stabili da nordovest sulle nostre regioni. Tale configurazione, associata a temperature in ripresa ed al generoso soleggiamento, favoriranno una ripresa delle temperature con massime che, in pianura, saranno attorno a 28- 30°C tra sabato e lunedì.
In sintesi, ecco il tempo dei prossimi giorni:
Martedì 28 maggio (attendibilità 90%): cielo molto nuvoloso con temporanea pausa delle precipitazioni in mattinata, mentre da ovest giungerà il nuovo fronte freddo che dal tardo pomeriggio-sera esalterà la fenomenologia e provocherà maltempo notturno con temperature in calo e neve in discesa, sulle Dolomiti, sotto i 2000m. In pianura probabili temporali.
Mercoledì 29 maggio (90%): nella notte e al primo mattino diffuso maltempo con temperature piuttosto basse (attorno a +10/+12°C in pianura) e limite nevicate in abbassamento fino a 1500-1800m. Con il passare delle ore attenuazione dei fenomeni ed apertura di qualche schiarita a partire dalle Dolomiti nel pomeriggio, in estensione verso sud nella notte con venti in rotazione a nord-ovest.
Giovedì 30 maggio (90%): al primo mattino residue nubi in dissolvimento, con ampie schiarite fino a metà giornata. A seguire vi sarà lo sviluppo di cumuli specie sulle prealpi e la pedemontana con qualche breve rovescio. In serata cielo sereno o poco nuvoloso ovunque. Temperature in rialzo netto specie nelle massime.
Venerdì 31 maggio (90%): le correnti settentrionali e l’aumento della pressione garantiranno una giornata ottimale con aria limpida, secca e temperature in ulteriore rialzo con massime oltre i 25-26°C e cumuli assai limitati sui monti al pomeriggio. Netto rialzo termico anche in quota dopo la fase assai fredda di martedì sera/mercoledì mattina.
Sabato 1 giugno e domenica 2 giugno (80%): l’ulteriore rinforzo dell’alta pressione ed il generoso soleggiamento favoriranno condizioni meteorologiche perfette per l’attività all’aperto, grazie ad una residua ventilazione settentrionale che manterrà l’atmosfera limpida ed asciutta. In pianura le massime si avvicineranno ai 30°C, con locali punte a 30-31°C nelle città.
Tendenza
A medio-lungo termine (oltre il 4-5 giugno) notiamo un’intensificazione delle basse pressioni nord-europee che potrebbero affondare verso sud vista l’alta dinamicità della circolazione atmosferica. In tali circostanze la previsione diventa inattendibile, in quanto le potenziali “soluzioni” spaziano da un ritorno a condizioni fredde e instabili fino ad un’ondata di caldo rilevante, passando per una stazionarietà nella media. In altre parole, ad oggi il tempo non è prevedibile ragionevolmente oltre tale data.
Curiosità della settimana
Un famoso proverbio cita più o meno testualmente le seguenti parole: “Se ‘l piove da l’Asenza per quaranta dì no stén senza (se piove il giorno dell’Ascensione, cioè 40 giorni dopo Pasqua, piove poi per quaranta giorni). Il calcolo di quest’anno ci porta quindi a considerare che, se piovesse giovedì 30 maggio, avremmo altri 40 giorni di maltempo; c’è chi sostiene la tesi che “i veci na vólta i véa rasón”, affiancati agli scettici che non danno peso ai proverbi ed ai modi di dire. Lasciamo quindi al lettore la verifica sul campo di questo antico detto popolare.