Situazione: una vasta saccatura di origine nord-atlantica sta per entrare da nord-ovest sul bacino del Mediterraneo, richiamando aria più mite ma molto umida di origine marittima. Il tempo tornerà instabile o a tratti anche perturbato, con ripetute occasioni per rovesci, temporali e fenomeni anche intensi. La neve cadrà sulle cime dolomitiche. Temperature globalmente di 2-4 gradi sotto la media, specie venerdì, con tendenza a rialzo da inizio settimana su valori normali per il periodo.
Giovedì 30 (attendibilità 90%): peggioramento già nel corso della mattinata con nubi e piogge inizialmente deboli ed intermittenti, più probabili ed estese dal tardo pomeriggio-sera. Temperature in lieve calo.
Venerdì 31 (90%): giornata di spiccato e diffuso maltempo, seguire gli aggiornamenti ufficiali (Arpa Veneto). Si verificherà il transito del fronte freddo con fenomeni anche intensi (venti forti, precipitazioni copiose e locali grandinate) con quota neve in calo a 2400-2600m sulle Dolomiti, ma temporaneamente anche a quote inferiori (1800-2000m). Miglioramento dal tardo pomeriggio-sera a partire da ovest. Temperature in calo con massime in pianura non oltre i 15-17 gradi.
Sabato 1° giugno (70%): al mattino qualche schiarita, specie in pianura, con tendenza a rapido sviluppo cumuliforme associato a rovesci e temporali sparsi, più probabili in montagna ma possibili ovunque specie nel pomeriggio. Non esclusi locali fenomeni intensi con grandinate, stante la presenza di aria fredda in quota. Tendenza a miglioramento serale e notturno. Temperature massime in risalita.
Domenica 2 (70%): iniziali condizioni piuttosto soleggiate con modeste nubi in transito, seguite da aumento della nuvolosità dal pomeriggio con rovesci e temporali sparsi, probabilmente meno intensi e diffusi rispetto a sabato ma possibili ovunque.
Tendenza
Anche ad inizio settimana la circolazione rimarrà sostanzialmente bloccata e la saccatura depressionaria in quota, sebbene in progressivo indebolimento, continuerà ad apportare instabilità specie pomeridiana con rovesci e temporali a carattere diurno e più presenti in montagna e sulle Prealpi. Temperature in aumento su valori prossimi alla media.
Curiosità della settimana
Il costante afflusso di aria umida ed instabile che favorisce precipitazioni abbondanti in queste settimane non è mai stato accompagnato da irruzioni artiche ed abbassamenti significativi delle temperature, a differenza di altri mesi di maggio similari (come quantità e frequenza di fenomeni). Basti pensare che nel 2019 nevicò fin sotto i 1000m a inizio mese, e nel 2013 svariati furono gli episodi (tra il 20 ed il 30) con neve a 1200-1500m. Tutto questo senza scomodare l’episodio del 4 giugno 1999 con neve a 800-900m fin sulle Prealpi.