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Andrea Costantini

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Prosegue la fase anticiclonica, mite e stabile con assenza di precipitazioni

Pubblicato il 4 Novembre 2024

Situazione: un vasto anticiclone subtropicale continua a dominare le nostre regioni sin dalla fine di ottobre. Nei prossimi giorni, seppur lentamente indebolendosi, manterrà condizioni di tempo stabile, mite e prevalentemente soleggiato, soprattutto in montagna, mentre foschie e inquinanti tenderanno ad accumularsi nei bassi strati. Domenica è prevista l’arrivo di una circolazione di aria più fresca da nord-est che lambirà le Alpi, apportando un leggero calo termico senza fenomeni di rilievo.

Giovedì 7 e venerdì 8 (attendibilità 90%): tempo stabile e soleggiato, con qualche nube medio-alta e foschie in pianura. Temperature in lieve calo a tutte le quote, ma ancora sopra la media stagionale di 4-6°C.

Sabato 9 (attendibilità 90%): l’anticiclone si sposterà leggermente verso nord-ovest, favorendo un ulteriore calo termico, più marcato in quota, e attenuando l’inversione termica. Il tempo resterà stabile e simile ai giorni precedenti, con qualche nube medio-alta dal pomeriggio-sera.

Domenica 10 (attendibilità 80%): un flusso di aria fresca sfiorerà le Alpi, generando venti nord-orientali che contribuiranno a ridurre l’inquinamento e le foschie in pianura nella seconda parte della giornata. In montagna le temperature saranno più autunnali, ma senza precipitazioni.

Tendenza: l’alta pressione sulle Isole Britanniche tenderà a spingersi verso nord, verso la Scandinavia, favorendo la discesa di aria artica che investirà l’Europa dell’Est e la Russia a partire da lunedì. Attualmente, i modelli mostrano due possibili scenari: uno prevede un peggioramento a carattere autunnale di origine artica anche sulle Alpi a metà settimana, mentre l’altro ipotizza la persistenza di un’alta pressione mite e stabile. Gli aggiornamenti saranno fondamentali per comprendere l’evoluzione successiva.

Curiosità della settimana: gli effetti devastanti dell’alluvione di Valencia sono un chiaro esempio di ciò che gli scienziati prevedono da oltre 30 anni per il clima mediterraneo, influenzato dal riscaldamento del mare, che oggi rilascia maggiori quantità di vapore acqueo. Prima dell’evento, il 22 ottobre, il Sistema di Osservazione e Previsione Costiera delle Isole Baleari (SOCIB) aveva segnalato anomalie di temperatura marina classificate come “extreme hot” rispetto ai dati storici (1982-2015). Nonostante gli scambi di calore con l’atmosfera, l’acqua mantiene una forte inerzia termica, ricordandoci che i fenomeni naturali seguono le leggi della fisica e non possono essere influenzati dalla volontà umana. Come disse Piero Angela: “La velocità della luce non si decide ad alzata di mano, a maggioranza”. Lo stesso vale per la termodinamica e i suoi effetti.

 

 

Previsione elaborata alle ore 19 di lunedì 4 novembre

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