Situazione: una vasta saccatura atlantica si è stabilita ad ovest della Spagna e richiama ingenti masse d’aria molto calda e stabile dal Sahara, dirette verso il Mediterraneo e l’Europa centrale. Tale configurazione lascerà spazio a residua modesta instabilità giovedì, seguita da un’intensificazione del flusso subtropicale nel weekend quando lo zero termico salirà a oltre 4500m ed affluirà aria molto calda e via via più umida, che favorirà sia isolati ed intensi temporali sulle Dolomiti che una condizione di forte disagio per caldo-umido nei bassi strati.
Giovedì 17 (attendibilità 90%): iniziali condizioni di bel tempo con sviluppo di cumuli pomeridiani a cui saranno associati isolati temporali o rovesci, più probabili sulle Dolomiti e quasi assenti sulle Prealpi. Temperature stazionarie.
Venerdì 18 (90%): l’avvezione di aria calda da sud sarà sempre più marcata, tuttavia la presenza di umidità a tutti i livelli non favorirà cielo sereno, ma piuttosto una nuvolosità irregolare anche estesa e stratiforme sulle Prealpi. In quota marcato rialzo termico che sarà meno avvertito, in proporzione, nei bassi strati. Probabilità di fenomeni bassa.
Sabato 19 e domenica 20 (90%): il promontorio di alta pressione subtropicale si sposterà proprio sulle nostre regioni, apportando tempo molto caldo (valori sopra la norma di 6-8°C o più specie in quota) con massime in pianura tra 32 e 35°C, associate ad alti tassi di umidità che renderanno assai fastidioso il caldo. Minime diffusamente superiori a 20-22°C. In questo contesto caldo e umido potranno svilupparsi isolati temporali di calore pomeridiani e serali sulle Dolomiti, localmente grandinigeni con accumuli piovosi anche molto elevati in breve tempo. Porre attenzione ai bollettini Arpav e regolare opportunamente la scelta di itinerari e tempistiche di escursioni.
Tendenza
Ad inizio settimana la saccatura atlantica tenderà ad avvicinarsi progressivamente all’Italia, rinforzando ancora di più il flusso da sud ed incrementando ulteriormente l’umidità (con afa molto intensa). Al momento non si vede però il transito vero e proprio che porrebbe fine al grande caldo, quanto piuttosto una situazione di “confine” tra aria più fresca ed instabile a nord delle Alpi e l’aria molto calda e umida a sud. Questi contesti sono favorevoli a instabilità anche marcata in montagna e in maniera minore sulle medio-alte pianure e Prealpi, con possibili temporali anche intensi specie nel pomeriggio-sera, in un contesto di temperature ancora un po’ sopra la media.