Ben ritrovati!
Cieli sereni e aria secca: dopo il maltempo e le precipitazioni abbondanti, la circolazione è temporaneamente cambiata.
L’immagine della webcam dal Parco Fenderl rende bene la nitidezza dell’aria.
Situazione: dopo un inizio di settimana caratterizzato da aria secca nord-orientale (con ampie escursioni termiche diurne), i venti si orienteranno da nord-ovest, trasportando aria più mite (specie in quota, dove lo zero termico è salito ad oltre 2000m) e modesti corpi nuvolosi senza fenomeni associati. Tempo stabile fino a domenica, quando da ovest si avvicinerà una bassa pressione oceanica che potrebbe portare un moderato peggioramento tra lunedì e la prima parte di martedì, con nevicate a quote medie (indicativamente sopra i 1000-1200m). Temperature nel complesso poco sopra la media, specie in quota.
Giovedì 7 febbraio (attendibilità 90%): cielo sereno o poco nuvoloso al mattino, con aumento delle nubi nel pomeriggio-sera, a partire da ovest, per il transito di un modesto ed innocuo fronte nuvoloso. Temperature in lieve flessione nelle massime ed in quota.
Venerdì 8 e sabato 9 (90%): il flusso occidentale in quota favorirà il transito di nubi irregolari, senza fenomeni. Si tratterà in prevalenza di nubi alte e sottili, in grado di velare il cielo, in un contesto generale che sarà comunque improntato al bel tempo. Temperature in lieve ripresa specie nelle minime per la nuvolosità notturna presente a tratti.
Domenica 10 (80%): da ovest si avvicinerà la perturbazione atlantica la cui traiettoria ed effetti non sono, ad oggi, del tutto prevedibili; ci attendiamo un inizio di giornata soleggiato, con aumento delle nubi nel pomeriggio e prime deboli precipitazioni entro la notte su lunedì, con quota neve attorno a 1000-1200m sulle Prealpi e leggermente più in basso sulle Dolomiti. Temperature massime in pianura in calo.
Tendenza
La probabile formazione di un minimo di bassa pressione tra Golfo Ligure e nord-Italia favorirà un episodio di moderato maltempo con precipitazioni diffuse nella giornata di lunedì; intensità e quota neve non sono ad oggi identificabili, consiglio di seguire gli aggiornamenti dei prossimi giorni su Arpa Veneto. Si tratterà comunque di un passaggio piuttosto veloce, destinato ad esaurirsi nel corso di martedì, con successivo miglioramento e rotazione dei venti a nord-ovest con ingresso di aria più secca.
Una mappa a medio termine che identifica il probabile peggioramento ad opera di una saccatura atlantica per lunedì 18 febbraio
Non sono attese ondate di freddo almeno fino al 15-18 febbraio, stante la ripresa di vigorose circolazioni depressionarie sul centro-nord Europa che favoriranno il rinforzo degli anticicloni sul Mediterraneo. Tale tendenza a lungo termine sarà da confermare, ma è già ben individuata dai principali modelli meteorologici a scala globale.
Curiosità della settimana
Ad inizio febbraio 2004 un poderoso anticiclone sub-tropicale copriva buona parte dell’Europa centro-meridionale, apportando straordinaria mitezza in montagna e al contempo robuste inversioni termiche nei bassi strati, con ristagno di inquinanti, polveri sottili e nebbie. Tale appariva la forza dell’anticiclone che, tra la comunità di appassionati, già si dava per finito l’inverno.
Ecco le mappe di altezza geopotenziale in sequenza: si passò da una situazione di grande stabilità ad un marcato e ripetuto peggioramento dal sapore prettamente invernale.
Fu dunque una piacevole sorpresa osservare il netto cambiamento di circolazione che si materializzò dopo il 12-13 del mese, dapprima con un netto raffreddamento ad est, e poi con ripetute colate di aria fredda artica e svariate nevicate fino in pianura, sebbene quel periodo venga ricordato per la storica nevicata su Bologna ed altre città emiliane nel pomeriggio/sera del 28 febbraio. Dati ed approfondimenti sul sito http://marcopifferetti.altervista.org/anni00.htm
Previsione emessa alle 19 di martedì 5 febbraio