Dopo settimane di stagnazione, si prevede per domani un significativo (anche se veloce e temporaneo) cambiamento delle condizioni atmosferiche a seguito dell’arrivo di un nucleo freddo, parte di un’ampia area depressionaria attualmente centrata sull’Europa settentrionale. Questa massa d’aria, caratterizzata da temperature sensibilmente inferiori rispetto a quelle attuali, determinerà un repentino calo termico e precipitazioni nevose fino a quote basse, dopo molti giorni caratterizzati da aria mite, umida e stagnante.
Come ben indicato dal bollettino Arpa Veneto (https://meteo.arpa.veneto.it/?page=DM), le precipitazioni risulteranno da sparse a diffuse (probabilità del 70-90%), con intensità debole o moderata, particolarmente marcate nelle ore mattutine. Non si escludono locali rovesci sulle Prealpi, seguiti da un’attenuazione dei fenomeni nella seconda parte della giornata.
Il limite delle nevicate inizialmente si attesterà intorno ai 900-1000 metri, ma nel corso della mattinata subirà un progressivo abbassamento. Nelle Dolomiti, la neve potrà raggiungere il fondovalle in molti settori, mentre sulle Prealpi il limite si porterà tra i 400 e i 600 metri.
Vengono mostrate tre mappe esplicative centrate per le ore 10, momento in cui si prevede il picco dell’irruzione fredda associata alle maggiori precipitazioni. A 900 metri, la temperatura scenderà verso gli zero gradi sulle Prealpi e i venti al suolo si disporranno nettamente da nord-est. Le precipitazioni saranno più intense sulle zone esposte a est, in particolare su Piancavallo, Candaglia e anche sul Cansiglio. Il rinforzo dei venti sarà significativo.
Nelle 24 ore si stimano quantitativi di precipitazione pari a:
- Dolomiti: accumuli nevosi compresi tra 10 e 20 cm oltre i 1500-1800 metri.
- Prealpi: accumuli nevosi variabili tra 15 e 25 cm oltre i 1500-1800 metri. Sulle Prealpi Bellunesi orientali e vicentine, non si escludono punte di 30 cm.