Sono trascorsi ormai (o solo, dirà qualcuno) poco meno di 6 anni dai catastrofici eventi di Vaia e in questo momento le temperature dell’aria sono di circa 8°C sopra la media, così come lo sono state negli ultimi due mesi. Il mar Adriatico è “solo” circa 5°C più caldo della propria media e di certo non si raffredderà velocemente anche a fronte di radicali, ed auspicabili, cambiamenti della circolazione del tempo nelle prossime settimane.
Che legame vi è tra una massa d’aria calda e umida, come quella generata dal mare nei mesi futuri, e l’energia che si trasforma e assume aspetti quali temporali intensi, alluvioni, grandinate o… venti distruttivi? E ancora: una volta che gli elementi si sono calmati, quali profondi mutamenti della struttura del bosco e delle foreste si verificano negli anni successivi?
Niente avviene per caso, e tutto ha una spiegazione, sia essa di facile identificazione oppure apparentemente “nascosta” dietro a complessi meccanismi fisici e chimici; ecco dunque che, grazie all’iniziativa dei gestori del Rifugio Malga Cavallera (situato a 1680m sulle Pale di San Martino, in comune di Gosaldo – Belluno) e all’interno del programma estivo 2024 , sabato 14 settembre si terrà una passeggiata didattica e osservativa, con partenza alle ore 15 e arrivo in rifugio con annesso aperitivo a base di prodotti tipici (tutte le informazioni relative ai costi e alle modalità di prenotazione sono riportate sulla locandina dell’evento).
Avrò il piacere di condividere il percorso con Francesca Visentin, biologa ed appassionata di montagna e animali con la quale analizzeremo, cammin facendo, le interconnessioni esistenti tra gli effetti di Vaia e lo sviluppo successivo, con la presenza di malattie come il bostrico e la comparsa di nuovi giovani alberi negli spazi lasciati vuoti dagli schianti dovuti alla tempesta.
Una semplice passeggiata adatta a tutti con l’obiettivo di osservare, discutere, ascoltare e condividere idee ed emozioni, insieme a qualche dettaglio scientifico, sul territorio che ci circonda.